Quarant'anni fa era un vero e proprio mercato.
Adesso è Covent Garden.
Non più mercato, nemmeno una piazza nel vero senso della parola.
Un luogo di incontro.
Pieno di musica e di aromi.
Pieno di gente e di negozi.
Ristoranti e pub.
Banchetti che espongono opere d'arte, artisti di strada,
qualcuno bravissimo, altri mediocri.
Maxwell, il mio ristorante preferito dove ho mangiato i migliori hamburger del mondo.
Negozi tradizionali e vetrine chic, atmosfere swinging miscelate con classe.
L'unica volta che la vidi deserta fu qualche anno orsono, all'alba di un capodanno, quando neppure i netturbini percorrevano le strade. Troppo presto anche per loro.
E fu un effetto straniante non vedere anima viva in un luogo sempre brulicante di gente e pieno di vita.