domenica 7 febbraio 2010

Notte a Ponte Carlo



La notte a Ponte Carlo.
Il ponte, come tutta la città, è popolato di fantasmi e acquista uno strano fascino sinistro.
Facendo attenzione si può percepire nel silenzio della notte il lento incedere della Moldava, lo sferragliare delle catene, la lieve processione degli spettri, famosi e non, che lo percorrono in lungo e in largo.


Con un po' di fortuna si può incontrare il nervoso fantasma di Mozart, o quello pensieroso e meditabondo di Smetana, l'angelo metafisico di Kafka, quello di Cola di Rienzo imprigionato nelle segrete.
Non si devono cercare, saranno i fantasmi a cercare noi, basta aver voglia di vedere ciò che di solito non si vede,





Secondo i più informati è colpa dello stato fluido del ponte, che è cerniera tra le due parti delle città, ma anche galleria d'arte, sistema strategico, archivio di leggende e paradiso dei flaneur che amano bighellonare e trascorrere le giornate sul ponte, vero punto di incontro dei praghesi.










La notte tende a sfumare le geometrie e le architetture,   rende evanescenti i contorni del ponte e delle sue statue, devia, ingarbuglia e buggera il visitatore, dove il tempo non è regolato ma regola le esistenze.
Un hacker dello spirito.